La fotografia di matrimonio

La fotografia di matrimonio: un settore in continua evoluzione, ma per me vale una sola regola… leggi l’articolo per scoprirlo.

La fotografia di matrimonio ha il potere di farti modificare umore all’incirca 18 volte nello stesso giorno, ma una cosa è certa: cattura momenti preziosi che non torneranno più, momenti di amore, felicità e celebrazione.

Nel corso dei secoli, la fotografia di matrimonio ha subito un'evoluzione significativa, riflettendo sia i cambiamenti tecnologici che quelli culturali della società.

Le prime fotografie di matrimonio furono scattate qualche anno dopo la nascita della fotografia, intorno al 1840, quando le tecniche fotografiche divennero più accessibili e la pratica iniziò ad affermarsi. In quei tempi, la fotografia era ancora un processo complesso e richiedeva tempi di posa lunghi, rendendo difficile la cattura di momenti spontanei.

Più avanti la fotografia di matrimonio divenne popolare tra le classi sociali agiate. I matrimoni erano eventi formali e il ritratto di matrimonio classico era un'immagine posata che ritraeva gli sposi e le loro famiglie con pose rigide e i soggetti fissavano l'obiettivo senza sorridere.

Ogni volta che guardo le foto del matrimonio di mia nonna la prendo in giro perché non ne trovo mai una in cui sorride… sembrava piuttosto un funerale.

Nel XX secolo, la fotografia documentaristica iniziò a guadagnare popolarità, influenzando i fotografi di matrimonio i quali iniziarono a catturare momenti spontanei e a immortalare dettagli significativi. Le fotocamere diventarono più leggere e portatili, consentendo ai fotografi di spostarsi con più facilità durante le cerimonie. Questa era l'età d'oro del bianco e nero, con un estetica romantica e artistica arricchita dal forte contributo di grandi nomi della fotografia come Henri Cartier-Bresson che introdusse nuove tecniche e composizioni.

Oggi l'era digitale ha stravolto ulteriormente la fotografia di matrimonio.

Noi fotografi possiamo scattare un numero illimitato di foto e di visualizzarle immediatamente, aprendoci a nuove possibilità creative. Allo stesso modo gli sposi sono diventati più esigenti, cercando piuttosto uno stile fotografico più che foto in posa, immagini che possano raccontare la loro storia in modo autentico.

Quando mi capita di lavorare durante un matrimonio la prima cosa che penso è proprio questa: agli sposi piacerà il mio stile? Mi hanno scelta per come esprimo le emozioni o per il loro portafogli?

Credo che la costante in ogni caso sia sempre l’essere capace di trasmettere un emozione, empatizzare… un fotografo che ci riesce ha fatto bingo!

In conclusione con tutta sincerità ritengo che questo sia un settore davvero impegnativo, non certo perché trovo difficile l’empatia, ma perché all’interno del matrimonio esistono più momenti diversi in un solo unico giorno ed ognuno avrebbe bisogno del giusto tempo…

Quando scegliete un fotografo di matrimonio sceglietelo col cuore, così come avete scelto il vostro partner!